bimba

bimba

lunedì 12 agosto 2013

L'IMPORTANZA DELLA PSICOMOTRICITA'...AL NIDO

Come ho detto nei precedenti post, l'integrazione del bambino disabile al nido può essere ed è molto utile al bambino stesso, sia per quanto rigurada la sua capacità di relazione tra pari sia per un suo miglioramento fisico e psicologico.
Al nido vengono svolte molte attività che servono al bambino per la sua formazione fisica, e vengono svolte altrettante attività che aiutano il bambino ad entreare nell'ottica della diversità e cosa significa essere diversi e avere bisogni speciali.
Una disciplina inserita da non molto tempo al nido è la psicomotrictà sviluppata proprio per l'integrazione dei bambini con problemi di vario tipo. Con la psicomotricità si aiuta il bambino ad avere una visioni unitaria del suo corpo e agli occhi dell'educatore compare la parte più profonda e intima del bambino con la quale si entra in contatto.
Per introdurre la psicomotricità è essenziale preparare un setting accurato, il materiale adeguato stabilire il tempo e lo spazio entro il quale l'attività si svolge; il vero obiettivo dell'educatore è quello di osservare il disagio dei bambini e comprendere il problema e le modalità tecniche per aiutarli.
Le attività di psicomotricità possono riguardare molti aspetti e possono essere di vario tipo, come per esempio alcuni percorsi fatti con materassoni, sedie, panche, birilli, cerchi ecc, oppure possono riguardare uno specifico aspetto come ad esempio la paura di saltare da una certa altezza o la paura di buttarsi; qui si possono utilizzare diversi materiali come sedie, materassi dai quali far rotolare giu o far saltare i bambini.
Penso che questo tipo di attività sia molto utile per i bambini che presentano delle difficoltà motorie, in quanto esso stesso puo svilupparle nel migliore dei modi, e offre una maggiore integrazione con gli altri bambini.  



Nessun commento:

Posta un commento